12) VIOLENZA DI GENERE

12) VIOLENZA DI GENERE

Oggi, purtroppo, dobbiamo misurarci con un contesto di violenza di genere sempre più grave e diffuso, che non fa distinzione tra condizioni sociali, culturali ed economiche.

E’ necessario introdurre misure specifiche volte a garantire una reale parità di genere nelle istituzioni, che serva anche a “femminilizzare” la politica: ciò significa che ogni misura e azione portata avanti dalla Pubblica Amministrazione dovrà essere attuata secondo una prospettiva di genere.

Misure specifiche per contrastare la violenza di genere:

  • Stabilire l’obbligo di parità, inteso come principio di minimi garantiti, per la presenza delle donne in tutti i livelli di rappresentanza istituzionale, nei consigli di amministrazione e in tutti gli organi di direzione che dipendono direttamente dall’Amministrazione pubblica.
  • Assegnare una percentuale del bilancio regionale a politiche che promuovano la presenza femminile, in forma trasversale, in tutti i programmi e investimenti, perché abbia attuazione effettiva il principio della parità.
  • Promuovere Piani di parità continui con obiettivi concreti e valutazione trasparente delle istituzioni e incentivi per l’ambito privato.
  • Incorporare indicazioni e raccomandazioni su buone pratiche comunicative nell’elaborazione e diffusione di notizie nei mezzi di comunicazione, specialmente in quelli pubblici.
  • Eliminare qualsiasi pubblicità sessista sulle pubblicazioni e canali dell’amministrazione pubblica sarda e incentivare i privati all’utilizzo di altre forme di pubblicità non lesive dell’immagine e dignità delle donne.
  • Realizzare un piano completo di prevenzione ed eliminazione della violenza di genere, con programmi destinati alla protezione ed integrazione sociale delle donne vittime di violenza domestica e dei loro figli.
  • Prevedere una campagna continua di sensibilizzazione sulle diverse tipologie di violenza sulle donne, oltre a campagne specifiche per età, includendo anche giovani e anziani.
  • Incentivare studi e ricerche sulle diverse forme di violenza di genere.
  • Disegnare protocolli specifici per la protezione delle donne appartenenti agli ambienti più vulnerabili, come donne appartenenti a fasce sociali e culturali più deboli e a contesti di povertà, migranti, schiave dell’industria del sesso.
  • Dotare di risorse umane, materiali ed economiche sufficienti i servizi di informazione e gli organismi consultivi sulla violenza di genere in tutto il territorio regionale, avvicinandoli alla popolazione.
  • Favorire la formazione di personale competente in materia di violenza contro le donne.
  • Garantire sufficiente formazione al personale dei servizi sociali, centri educativi e sanitari, forze di sicurezza, ecc., in modo da poter individuare ed intervenire adeguatamente in situazioni di violenza contro le donne.
  • Implementare misure destinate a sviluppare programmi di educazione e di intervento psicosociale nei confronti di uomini che si rendono responsabili di maltrattamenti secondo una prospettiva di genere e implementare, a carico dei servizi sociali, trattamenti specializzati nei confronti di uomini a rischio di diventare violenti. 
  • Assicurare delle abitazioni pubbliche per donne vittime che ne abbiano bisogno.
  • Assicurare alle vittime di violenza un servizio completo di assistenza giuridica, lavorativa, psicologica e formativa, per permettere che possano iniziare una nuova vita.
  • Elaborare e garantire politiche di protezione e riparazione per le donne in situazione di prostituzione e i loro familiari, prestando loro sostegno economico, sociale, giuridico e sanitario specializzato per farle uscire dalla tragica situazione.
  • Promuovere l’educazione al rispetto della donna con speciale attenzione al mondo della scuola e dello sport.

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