La città delle donne: I diritti e la rappresentanza.

La città delle donne: I diritti e la rappresentanza.

Nonostante il progressivo miglioramento della condizione femminile, viviamo in un ambiente in cui le donne devono ancora lottare per far riconoscere i loro più elementari diritti; un ambiente in cui le donne che lavorano, se hanno anche una famiglia, devono affrontare una fatica raddoppiata rispetto agli uomini.

Le cronache quotidiane ci parlano di violenza di genere che non fa distinzione tra condizioni sociali, culturali ed economiche. Esistono quartieri dove le nostre donne, le nostre ragazze hanno paura di muoversi a piedi per andare a studiare, a lavorare, a fare sport. La notte la paura raddoppia. Sembra incredibile pensare che succeda anche a Cagliari, eppure è così.

Nel Consiglio comunale di Cagliari, prima della doppia preferenza di genere eravamo 2 donne su 40 consiglieri, nel 2016 8 su 34. Nell’ultimo consiglio comunale, su 34 consiglieri, le donne erano 12 (5 su 21 di maggioranza e 7 su 13 di minoranza). C’è ancora molto da fare, perché le donne erano rappresentante in una percentuale del 35%, un terzo circa.

Ebbene, con una compagine politica così scarsa sotto il profilo della quota di genere, “la questione femminile” è di centrale importanza, anche a livello di politiche comunali e cittadine.

Per questo motivo, il primo passo da fare è quello di garantire una maggiore presenza di donne a tutti i livelli di rappresentanza politica e istituzionale. Solo una maggiore rappresentatività politica potrà consentirci di arginare la cultura e la politica patriarcale e, soprattutto, di affermare i diritti delle donne in tutti gli ambiti in cui c’è ancora bisogno che gli stessi siano, non soltanto declinati a parole, nel libro delle intenzioni, ma rivendicati con forza e attuati in maniera concreta e decisa.